"La Musica Trap fa schifo!”, quante volte si sentono questa o altre affermazioni simili oggigiorno?
A questa frase generalmente si reagisce in due modi:
o si sorride, soddisfatti, perché la si pensa in quella maniera;
o ci si infastidisce perché si ascolta quella musica.
Ma chi ha veramente ragione?
Forse è sbagliata l'intera prospettiva da cui si guarda la situazione…
I fautori della tesi "la Musica Trap fa schifo", generalmente, fanno questa affermazione per sottolineare quanto il panorama musicale stia cadendo in basso, quanto i gusti delle ultime generazioni siano profondamente sbagliati e soprattutto quanto questo provochi un certo collasso di valori e di cultura, nella società.
Come d'altronde gli squarci di Fontana che non sono vera Arte, il cinema che non è più all'altezza di quello di un tempo e la nuova letteratura che non è neanche lontanamente paragonabile ai Grandi Classici... Ma quanto c'è di vero in queste parole?
Il fatto è che, spesso, si tende a confrontare il presente con un ricordo del passato che è vagamente distorto e migliorato. Un passato idilliaco in cui ogni cosa funzionava meglio e dove persino musica, cinema e libri erano nettamente superiori.
È realmente così? O la verità è che al tempo sopravvivono le cose belle, le cose migliori, e il resto cade nel dimenticatoio?
Forse Arte bella e Arte brutta sono sempre esistite in egual misura e anzi, forse la seconda è sempre stata più presente della prima, con l'unica differenza che pensando al passato ricordi l'Arte bella, mentre guardandoti intorno ti trovi circondato dal catalogo completo.
Ovviamente sempre ammesso che una distinzione fra Arte bella e Arte brutta sia realmente una distinzione ammissibile.
E poi... negli anni degli esordi del Rock questo non era considerato come la musica del diavolo?
L'avvento della Musica Leggera non rappresentava forse un enorme caduta rispetto alla Musica Classica?
Ora con queste parole non si sta affermando che la Musica Leggera sia qualitativamente superiore alla Musica Classica o che la Musica Trap sia qualitativamente superiore alla Musica Rock, ma solo che la questione non è così semplice come potrebbe sembrare a primo impatto.
"Non esistono libri morali e libri immorali" scriveva Oscar Wilde, "ma solo libri scritti bene e libri scritti male".
Eppure non è proprio sull'aspetto morale che si criticano spesso i nuovi prodotti artistici?
La musica trap, ad esempio, non si dice che sia veicolo di immoralità e di vuoto culturale?
Spesso si sente addirittura dire che è per colpa di questa musica e di altre influenze simili se i giovani e la società attuale sono inclini alla violenza, ai soldi facili e ai pochi scrupoli morali.
Questa affermazione sottintende che in un passato in cui questi generi artistici non esistevano o non erano affermati, gli atti di violenza erano minori, le persone più coscienziose e la società più virtuosa.
Eppure libri e archivi storici dei fatti di cronaca sembrerebbero sostenere il contrario.
E che l'Arte, i miti e i racconti corrompessero i giovani non era un'affermazione di Platone già nel IV secolo a.c., ovvero 2400 anni fa?
Il passato, visto come una mitica età dell'oro
non era forse una delle illusioni dei pensatori e degli artisti romantici?
E allora forse il problema non si dovrebbe circoscrivere.
Magari il problema è nell'Uomo e magari l'Arte è "solo" l'invenzione migliore che questo abbia mai creato: invenzione che, in quanto prodotto dell'Uomo, riesce a descriverlo e riassumerlo perfettamente non solo nei suoi picchi massimi ma anche in quelli più deplorevoli.
In effetti forse non è tanto l'Arte a corrompere la Società quanto la Società a manifestarsi nell'Arte.
L'Arte prima ancora di veicolare qualsivoglia messaggio e di influenzare il mondo che ha intorno è essa stessa prodotta e influenzata da quel mondo.
Non dovremmo, allora, domandarci se davvero la Musica Trap "faccia schifo".
Dovremmo riflettere su ciò che siamo e su ciò che siamo stati. Dovremmo riflettere su ciò che saremo e su ciò che vorremo essere.
Dovremmo chiederci perché la Musica Trap è, innegabilmente, uno degli specchi della nostra epoca e dovremmo chiederci da dove è nata e perché ha tanto seguito.
Anziché liquidare il tutto con dei banali ed estremi "fa schifo" oppure "è la miglior musica del mondo", dovremmo cercare di capire perché piace e perché no.
E soprattutto dovremmo soffermarci a riflettere se è davvero qualcosa di tanto distante da altre forme artistiche che abbiamo visto in passato.
Entony Faedda