Che cos’hanno in comune Warren Buffett, Bill Gates, Elon Musk e tanti altri? Ovviamente anche il loro conto in banca ma sicuramente rimane più interessante sapere come questi famosi miliardari siano arrivati al compimento dei propri obbiettivi, piuttosto che limitarci a fare le formichine contabili dei loro libri mastri.
E a tal proposito proprio di libri parliamo: il fondatore della Bershire Hathaway (Buffett) spende un intero terzo della sua giornata, circa cinque o sei ore, a leggere; Bill Gates è famoso, tra le altre cose, per prendersi spesso uno dei suoi “think week” in cui il magante di Microsoft si ritira in una seconda casa (chissà quale delle tante) e legge per un’intera settimana; il buon Elon dal canto suo prende idee dai più grandi della storia leggendo le loro biografie. La percentuale di miliardari che sono lettori assidui è impressionante, quasi la totalità degli imprenditori a dieci cifre dà alla lettura un’importanza quasi maniacale, facendone il proprio pane quotidiano.
MA COSA E COME LEGGONO I MILIARDARI?
Articoli scientifici, biografie, fantascienza, libri di finanza. La lista è infinita ma sostanzialmente i tipi di letture sono due: fiction e non fiction. I racconti immaginari, i romanzi, i grandi classici, sono alcuni tra i libri più belli e più piacevoli da leggere mai partoriti dalla mente umana. Leggere è un esercizio per la mente e con l’allenamento del cervello ci rendiamo conto che esso può essere più forte di tutti i muscoli del proprio corpo. E nonostante un tipo di lettura più rilassato sia consigliato a tutti, i paperoni americani si concentrano su libri che possano aumentare il proprio bagaglio culturale; insomma oltre che maniaci del guadagno i ricconi (per la maggior parte) sono anche maniaci di miglioramento personale. Psicologia, public speaking, mindfulness meditation, finanza personale e, di gran lunga l’argomento più rilevante per modellare la mente come un genio della moderna economia, scienza. Ebbene sì, l’argomento che di gran lunga apporta più benefici alla nostra mente è la scienza. E anche se alcuni argomenti potrebbero essere ben ostici ai più, i benefici che ne derivano sono enormi. Numerosi studi di università americane, tra cui quella di Stanford, hanno dimostrato che leggere aumenta a dismisura l’attività cerebrale di un individuo, rendendolo di fatto, più intelligente. Per cui rimane affascinante scoprire che la lettura possa essere per davvero l’arma vincente, l’asso nella manica, di chiunque provi a farsi strada nella vita. D’altronde come il vecchio detto recita ferisce più la penna che la spada.
Ovviamente non tutti siamo divoratori di libri, quindi come fare ad avvicinarsi al magico mondo di carta e inchiostro? Corre in nostro aiuto Bill Gates, a spiegarci quattro semplici regole che segue per perseguire il suo hobby preferito (trovate tutto anche in un video su Youtube).
1. Prendi note.
Quando leggiamo, soprattutto se si tratta di una lettura impegnativa, dobbiamo essere sicuri di essere concentrati, per questo il padre di Microsoft consiglia di prendere delle note ai lati della pagina, così da aggiungere la nuova conoscenza a quella che già possediamo e avere sempre dei riferimenti a cui fare capo in caso di dubbi futuri sull’argomento
2. Non iniziare un libro che non finirai.
Un libro è come un amico che ci accompagna durante il percorso della nostra vita, quindi perché lasciarlo a metà strada? Due mezzi libri non ne fanno uno intero ed è proprio per questo che la seconda regola di Gates consiste nel portare a termine quello che si è iniziato. Se questo sia un dogma legato al suo modo di leggere o un mantra per la vita non viene esplicitato ma visti i risultati da lui ottenuti forse dovremmo tutti prendere esempio, qualsiasi sia il campo a cui ci dedichiamo.
3. Carta>eBook
La tecnologia ha apportato una vera e propria rivoluzione nel campo della lettura, possiamo contenere intere biblioteche nella nostra tasca, e mentre si è in viaggio o quando si ha poco spazio a disposizione sicuramente un lettore digitale risulta essere una scelta estremamente comoda e addirittura consigliata. C’è però qualcosa di romantico nella carta e nell’inchiostro, nel sentire l’odore di un buon libro appena stampato e nel voltare la pagina alla scoperta del nuovo capito di ogni storia. Insomma ben venga la tecnologia ma se ne avete la possibilità, il nostro consiglio è quello di sedersi con un buon caffè a fianco e godersi la lettura sfogliando le pagine una per volta.
4. Leggi per almeno un’ora.
Quando leggiamo, soprattutto libri impegnativi, articoli scientifici, o fascicoli che possano aumentare il nostro bagaglio culturale, è richiesta un minimo di dedizione e perché no, anche un pizzico di disciplina. Per questo all’ultimo posto, ma non per importanza, il fondatore di Microsoft ci consiglia molto vivamente di dedicare almeno un’ora di tempo alla lettura. D’altronde sappiamo che in un mondo che viaggia veloce come il nostro è difficile trovare un po’ di tempo per noi stessi, ed è per questo che per rendere produttiva la nostra sessione di allenamento come miliardari, dovremmo sederci per almeno un’oretta e fare dei progressi concreti e significativi col nostro libro.
Una menzione la meritano anche gli audiobook, che sono entrati prepotentemente nei cellulari di molti italiani. Essi rappresentano sicuramente una risorsa per chi spende molto tempo in macchina, così da rendere anche la guida un po’ più interessante del solito che per chi si trova nel pieno trambusto dei mezzi pubblici e non riuscirebbe mai a leggere in modo decente. Per cui, da parte nostra, gli audiobook, sono particolarmente consigliati tutti i pendolari. Leggere però, più che per dovere, dovrebbe essere un piacere, una passione, un qualcosa che ci smuove e che vogliamo fare sempre più spesso non per obbligo ma perché ne sentiamo il richiamo. Ed è forse solo quando ci rendiamo conto di volere e non dobbiamo che dobbiamo leggere che iniziamo veramente ad apprezzare un buon libro per quello che è e ci mettiamo le mani nei capelli a pensare a quello che abbiamo perso.
Per cui, durante il vostro percorso per diventare miliardari non ci resta che augurarvi, buona lettura.
Giacomo Minori